Storia

Riassunto storico dei beni di uso civico nel Comune di Fanano.

  • 1°) Nell'Anno 753 , il Re Longobardo ASTOLFO faceva donazione all'Abate sant’ANSELMO i territori compresi nel Comune di Fanano.
  • 2°) Nell'Anno 780 l’Imperatore Carlo Magno confermava le donazioni fatte dai Re Longobardi Astolfo e Desiderio all'Abate Sant'Anselmo.
  • 3°) Nell'Anno 1112, con Bolla Pasquale il Papa Giovanni confermava detti privilegi.
  • 4°) Negli anni dal 11 Febbraio 1361 sino al 17 Giugno 1829 mediante Rogiti stipulati da Notai e regolarmente registrati, le terre donate all' Abate S. Anselmo furono date in godimento alle Genti della Comunità di Fanano di 29 anni in 29 anni dietro il pagamento di un piccolo affitto annuo.
  • 5°) Il 27/11/1844 con Rogito del Notaio Parenti a repertorio n° 1379, il Duca di Modena Francesco IV°, con falsi pretesti, interrompeva l'investitura data dalla Abbazia di Nonantola alle Genti della Comunità di Fanano, riconoscendo però: che in perpetuo sia conservato ai possessori di bestiame di questo circondario comunale l’antico loro diritto competente per immemorabile consuetudine di pascolare le rispettive sia grosse che minute bestie, nonché di raccogliere dai Boschi stessi la legna morta da fuoco pel consumo delle rispettive famiglie e dei rami per siepi di confine".
  • 6°) La rinuncia al diritto dell'investitura alle Genti della Comunità di Fanano dei terreni fu accettata dal Sindaco di Fanano dietro la promessa da parte del Duca del pagamento della somma di £ 100.000, somma che non fu mai pagata, anzi il Duca stabilì un ferreo Capitolato che gli aventi diritto ai pascoli dovevano scrupolosamente osservare dietro il pagamento di somme per i diritti di pascolo per ogni bestia piccola o grossa, pena il sequestro e confisca delle bestie medesime.
  • 7°) Fuggito il Duca ed instauratosi il nuovo Governo italiano, la Direzione del Demanio di Modena, ritenendo che i terreni facenti parte dell'ultima investitura, fossero di proprietà del Duca, con Atti del Notaio Guidelli in data 6 Maggio 1864 a repertorio n° 295 e 296, vende a privati detti terreni.
  • 8°) Con la Legge Forestale del 20 Giugno 1877 n° 3917, il Sindaco di Fanano denuncia l'esistenza, a favore delle Genti della Comunità di Fanano , dei diritti di pascolo ed altre servitù sui boschi e terreni vincolati sui terreni alienati illegalmente, dalla Direzione del Demanio di Modena.
  • 9°) In data 9 Agosto 1879, il Tribunale Civile e Correzionale di Pavullo con la sentenza n°86, DICHIARA SPETTARE PER SEMPRE AL COMUNE DI FANANO E PER I DI LUI ABITANTI il diritto di pascolo, legna, uso e servitù sui boschi posti nelle Ville di Serrazzone, Ospitale, Fellicarolo e Canevare, denominati Alpi, Valdigorgo, Bassete e Pratignana.
  • 10°) Dall'anno 1879 all'anno 1924 detti terreni soggetti ad Uso Civico vengono compravenduti con rogiti diversi, ultimo proprietario il Rag. Dalla Severo.
  • 11°) A seguito della Legge 28 Agosto 1924 n° 1424 , riguardante il riordinamento degli usi civici , il Sindaco di Fanano, su Delibera del Consiglio Comunale, con denuncia indirizzata al Commissariato agli Usi Civici dell'Emilia Romangna e Marche, in data 15 Aprile 1926 protocollo n° 50/541 repertorio 78 An. , chiede l'affrancazione dei terreni soggetti ad uso civico nell'interesse delle Frazioni di Serrazzone, Ospitale, Fellicarolo e Canevare a norma delle leggi vigenti.
  • 12°) Il 27 Settembre 1929 il Commissario Regionale agli Usi Civici, con sede in Bologna, con SENTENZA a repertorio n°67 Pos, A 78: ASSEGNA AL COMUNE Dl FANANO PER LE RISPETTIVE QUATTRO FRAZIONI Dl SERRAZZONE, OSPITALE , FELLICAROLO E CANEVARE:
    • 1°) Lotto terreni posti nelle frazioni di Serrazzone ed Ospitale denominati Monticello, Serrasiccia, Pratignana, Cinghio del Mezzogiorno, Cinghio Carpineto, Piaggie, Ronchi, Zappata, Cavalaccio, Passo del Lupo, Piano del Biasolo La Sartona , Piana Ceccaroni , Cinghio Sermidiano, Capanne di Valdigorgo, Fersino, Vaqldigorgo, Scaffaiolo, Borraccia, Piana di Spigolino e Passo della Croce Arcana, per una superficie di Ettari 689.84.60.
    • 2°) Lotto di terreni posti nelle Frazioni di Fellicarolo e Canevare , denominati: Montelancino , Borragrande , La Piazza, Serruca , Pizzo della Piana, Ronco D'Ercole , Busona , Piana dei Porci, Patatario , Felceto , Serralta, I Ghiacci, Puntone di Manara, Ruina del Cimone, Arcaccia, Castellina, Acquistrinoni, Viapiana , Serragli, Piana Mattioli, Cenevaccia, Le Piane e Macchia della Fontana, per una superficie di Ettari 1.002.12.94.   Totale di Ettari 1.691.9 7.54.
  • 13°) Il 31 Maggio 1931, il Regio Commissario agli Usi Civici per l'Emilia giusta la Sentenza di questo R. Commissario del 7-14 Settembre 1929 per la assegnazione delle terre al Comune di Fanano per le Frazioni di Serrazzone, Ospitale, Fellicarolo e Canevare, a norma dell'art.11 della Legge 26 Giugno 1927 n° 1766 con decreto le assegna alla Categoria "A" si come convenientemente utilizzabili a bosco e pascolo permanente, quindi esenziali ed indispensabili se il personale esercizio si riconosca necessario per i bisogni della vita delle popolazioni residenti nelle quattro Frazioni. (Legge 16 Giugno 1927 Att. 4 comma I).
  • 14°) L'Art 26 secondo comma della Legge 1766/27, stabilisce che detti terreni assegnati per affrancazione dovranno essere amministrati separatamente da altri a norma della legge comunale e provinciale, a profitto dei frazionisti qualunque sia il numero di essi.
  • 15°) L 'Art. 64 della legge n° 1766/27, prevede che per l'Amministrazione separata, la Giunta Provinciale Amministrativa avrebbe dovuto procedere alla costituzione di un comitato di amministrazione composto da tre o cinque membri scelti fra i frazionisti. Le elezioni non furono mai indette e l'amministrazione dei beni di proprietà delle quattro frazioni fu tenuta dal Comune di Fanano non separatamente dall'amministrazione del Comune e tutti i proventi furono incassati dall' Amministrazione del Comune di Fanano che li impiegò nell' amministrazione generale del comune, senza che i frazionisti proprietari dei terreni ne fossero informati, ne tali proventi furono impiegati per opere di particolare interesse frazionale se non nelle opere di carattere pubblico dovute. Le varie Amministrazioni del Comune di Fanano, succedutesi dall'anno 1927 al 1998, pur essendo a conoscenza dell'esistenza della Sentenza dell'anno 1929, che assegnava in proprietà i predetti terreni soggetti ad uso civico alle quattro Frazioni, procedeva abusivamente a vendite di aree ed a concessioni di diritto di superficie senza ottenere le debite autorizzazioni previste dalla legge e ciò era dovuto al fatto che, sia l'Uffcio delle Ipoteche di Modena che l'Ufficio del Catasto, avevano intestate nei Registri Immobiliari le terre al solo Comune di Fanano, non tenendo in minima considerazione la Nota di Trascrizione della Sentenza trasmessa agli Uffici competenti, dal Commissario Regionale agli Usi Civici per l'Emilia e Romagna, in data 11 Ottobre 1929.
  • 16°) Il Presidente della Comunità Montana del Frignano con Decreto n° 2/98 del 25 Settembre 1998, ad elezioni avvenute dei rappresentanti delle quattro frazioni con Decreto n° 2/98 proclamava i cinque Componenti eletti del Comitato di Amministrazione dei Beni Frazionali di Uso Civico di Ospitale, Serrazzone, Fellicarolo e Canevare. In seguito con verbale n° 1 del 18/10/1998 il Sindaco del Comune di Fanano a seguito del risultato delle votazioni dei componenti del Consiglio di Amministrazione separata dei Beni di proprietà delle quattro Frazioni, proclamava l’elezione del Presidente.

Ultima modifica:  lunedì, 28 novembre 2022